Vino Veritas
L’opera "Vino Veritas" si presenta come un'eccezionale espressione artistica, capace di fondere creatività e
praticità attraverso l'utilizzo di tappi di sughero, elemento simbolico della tradizione vinicola. L’artista, con
una visione innovativa, riesce a trasformare oggetti quotidiani in elementi di riflessione estetica e
concettuale. I tappi di sughero, comunemente utilizzati per chiudere le bottiglie di vino, in questa opera
assumono un significato più profondo, diventando espressione di bellezza e funzionalità.
Nell’installazione, i tappi di spumante vengono sapientemente disposti a sostituire i fiori in un vaso,
evocando così un assaggio di freschezza e vitalità. Questa scelta non è puramente decorativa; essa
simboleggia l’effervescenza del vino stesso e la gioia delle celebrazioni che spesso accompagnano le
bottiglie di spumante. Si instaura un dialogo tra il naturale e l’artificiale, in cui la materia vinicola si
trasforma in arte floreale, attirando l'osservatore a contemplare il valore estetico degli oggetti spesso
trascurati.
Dall'altra parte, alcuni tappi vengono cotti all'interno di un pentolino posto su un bracere in legno. Questo
atto di cottura non è solo un richiamo alla pratica culinaria, ma rappresenta anche un rito di trasformazione
e rinascita. Sotto il calore del fuoco, i tappi sprigionano nuovi significati e suggestioni, simboleggiando il
passaggio dall'inanimato al vivente e invitando a riflettere sui processi di creazione e distruzione che
caratterizzano l'esistenza.
In sintesi, "Vino Veritas" si erge come un’opera che celebra la ricchezza dei materiali e la loro capacità di
raccontare storie, invitando lo spettatore a scoprire la bellezza insita anche negli oggetti più semplici e
quotidiani.