Tempo Fugit
L'opera "Tempo Fugit" è una riflessione profonda e simbolica sulla fugacità dell'esistenza umana. Disposta su un piano di legno, la scena è dominata da una candela consumata a metà, la cui luce spenta rappresenta il tempo che volge inesorabilmente verso il tramonto della vita.
Accanto alla candela, una vecchia sveglia, con le sue lancette immobili, appare come un monito silenzioso: il tempo non aspetta nessuno e il suo ticchettio, ora assente, evoca la sensazione di attesa e di nostalgia. I libri, sparsi attorno all'oggetto principale, rappresentano le esperienze e le conoscenze accumulate nel corso della vita, schegge di saggezza che, sebbene preziose, possono apparire insufficienti al cospetto dell'implacabilità del tempo.
Un attrezzo per mortaio e un piccolo colino si trovano nella composizione come simboli di un processo di selezione e raffinazione delle esperienze. Le bacche rosse, che richiamano alla mente momenti dolci o amari, vengono filtrate attraverso il colino dell'anima. Questo gesto metaforico illustra l'essenza della vita: non tutte le esperienze sono uguali; alcune schiacciano i cuori, altre si rivelano nutrimento. La dualità della vita emerge così, rivelando come il dolore possa trasformarsi in insegnamento e come la bellezza possa venire dal superamento delle difficoltà.
In sintesi, "Tempo Fugit" ci invita a contemplare il nostro rapporto con il tempo, a riflettere sulle esperienze che plasmano la nostra esistenza e a riconoscere l’importanza di ogni attimo, per quanto fugace esso possa essere.