Antichi Mestieri
L’opera “Antichi mestieri” rappresenta un affascinante omaggio alle tradizioni artigianali di un tempo,
mettendo in risalto il lavoro di filatura della lana. La composizione si articola attorno a tre gomitoli, ognuno
dei quali svolge un ruolo significativo nell’illustrare la laboriosità e la creatività degli artigiani di un’epoca
passata.
Il primo gomitolo, adagiato in un cesto e trafitto da un fuso, simboleggia l’inizio del processo di filatura. Il
fuso, strumento archetipico utilizzato per trasformare le fibre grezze in filo, è posto in una posizione eretta,
suggerendo il movimento perpetuo e ritmico dell’artigianato. La lana, simbolo di calore e protezione, viene
così avviata verso una nuova forma, dando vita a un ciclo che unisce materia e mestiere.
Il secondo gomitolo rimanda all'idea di attesa e conservazione, rappresentando la transizione della materia
prima di essere lavorato. Questo elemento introduce la dimensione della cura e dell’attenzione che
caratterizzano il lavoro artigianale, sottolineando l’importanza della pazienza e della precisione.
Infine, l’arcolaio a pedale, che inizia il suo lavoro attingendo la lana dal terzo gomitolo, rappresenta
l’essenza del mestiere di filatura. Questo strumento tradizionale, con il suo meccanismo che trasforma la
lana in un filo regolare e resistente, evidenzia l’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana degli
artigiani. L’arcolaio non è solo uno strumento, ma un testimone del tempo e delle abilità tramandate di
generazione in generazione.
In sintesi, “Antichi mestieri” non è solo un’illustrazione di pratiche storiche, ma anche un invito a riflettere
sulla bellezza del lavoro manuale e sul valore della tradizione nella nostra società contemporanea.